MISURAZIONE DELL’ACUITA’ VISIVA
L’acutezza visiva di un soggetto esprime la capacità visiva raggiungibile da ciascun dei suoi occhi e si misura in decimi. L’acutezza visiva può essere valutata sia al naturale, senza l’ausilio di lenti, che con correzione. Si utilizzano delle tavole ottotipiche con lettere e numeri o, per soggetti che non conoscono le lettere, con le “E” di Albini o con immagini stilizzate di oggetti o animali. Viene anche eseguita la valutazione automatica mediante auto refrattometro, per determinare in maniera obiettiva il potere delle lenti necessarie. Nel caso di bambini o di soggetti non collaboranti viene praticata la schiascopia. La valutazione precisa della vista viene eseguita anche dopo esame in cicloplegia, utilizzando cioè colliri che bloccano la capacità dell’occhio di accomodare, mascherando così difetti visivi (sia con tropicamide, con ciclopentolato o atropina).




