• Oculista Catania
    Dr.ssa Manuela Pulvirenti
    Oculistica e Chirurgia
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Oculistica Catania
L'ambulatorio di oculistica impegna specialisti esperti nella cura di tutte le malattie dell'occhio. Migliorare la qualità della vita attraverso il miglioramento della vista.

OFTALMOLOGIA PEDIATRICA
Quando posso sottoporre mio figlio a visita?
La capacità visiva non è sviluppata del tutto nei bambini alla nascita, ma viene acquisita nel tempo, grazie ad alla stimolazione visiva che favorisce la maturazione delle vie neurali e dei contatti tra le catene cellulari.
Ne consegue che ogni situazione patologica presente alla nascita comporta un danno maggiore perché interferisce con il meccanismo di crescita e sviluppo della capacità visiva; d’altra parte, un intervento precoce può evitare conseguenze gravi, come l’occhio pigro o addirittura scoprire malattie altamente invalidanti, come il glaucoma congenito, la cataratta congenita o il retino blastoma.
E’ consigliabile pertanto sottoporre il proprio bambino a visita oculistica specialistica entro il primo anno di vita, per valutare la capacità motoria oculare, l’eventuale deviazione o tendenza alla deviazione oculare, per valutare l’eventuale presenza di malattie (cataratta, glaucoma, malformazioni retiniche) ed accertare la presenza di importanti difetti di vista. Durante tale visita non si quantificherà la capacità visiva del neonato in senso classico, ma si escluderanno problemi di una certa gravità che possono pregiudicare lo sviluppo visivo.
Successivamente il bambino dovrebbe essere ricontrollato ai tre anni, per ricercare eventuali difetti di vista che nel frattempo possono essere insorti che possono condurre, soprattutto se monolaterali, a occhio pigro. Infatti l’occhio pigro se non trattato conduce a difetti di vista invalidanti e permanenti e può essere trattato solo nella prima infanzia.
L’altra visita di controllo sarà eseguita ai sei anni, cioè all’inizio della scuola, per stabilire l’eventuale necessità di correzione di difetti visivi (miopia, ipermetropia ed astigmatismo) mediante occhiali, eventuale correzione dello strabismo o la necessità di terapia ortottiche. Raramente i bambini lamentano un deficit della vista, ma segni indiretti possono far insospettire i genitori, come ad esempio il mal di testa, l’ammiccamento continuo, la stanchezza, il disagio in ambiente scolastico, come la disattenzione o l’apparire svogliato e poco interessato.
Anche l’adolescenza (12-14 anni) è un periodo particolarmente delicato e merita un’attenzione speciale. Il corpo umano è soggetto a cambiamenti rapidi, settimana dopo settimana e questo interessa anche gli occhi. Questo è il periodo in cui più facilmente può comparire la miopia.

LO SVILUPPO VISIVO NEL BAMBINO
Alla nascita il neonato è in grado di captare tutti gli stimoli visivi provenienti dall’ambiente circostante ma non di elaborarli, di organizzarli in immagini e, quindi, di capirli; il bambino vede luci e forme ma non può attribuirli a cose, persone e ambienti.
Nei primi quattro mesi di vita si sviluppano le principali funzioni monoculari e binoculari, sia sensoriali sia motorie, la convergenza, l’accomodazione e i movimenti orizzontali rapidi.
A 15 giorni, il bambino riesce a mettere a fuoco le immagini distanti 20-30 cm dagli occhi, non riconosce ancora i colori, ma distingue la luce dal buio. Non avendo ancora il pieno controllo dei muscoli oculari si stanca presto e talvolta può sembrare strabico.
Dopo 10-12 settimane distingue il viso umano rispondendo a sorrisi, smorfie e movimenti delle labbra; segue le immagini in movimento ruotando il capo e facendo convergere gli occhi se gli si avvicina un oggetto al viso.
Tra il quarto e il sesto mese il bambino è in grado di fissare un oggetto, di seguirne il movimento e di volgere lo sguardo verso uno stimolo visivo. Tra il quarto e il quinto mese mette a fuoco le immagini fino a qualche metro di distanza, distinguendo chiaramente alcuni colori fondamentali quali il rosso, il verde e il blu.
A sei mesi controlla abbastanza bene i muscoli oculari, quindi scompare l’eventuale strabismo, ed è attratto da oggetti di piccole dimensioni.
A sette mesi vede come una persona miope, mentre a dieci acquista il senso di profondità delle immagini (acutezza stereoscopica).
Tra gli uno e due anni il bambino raggiunge il pieno controllo dei muscoli oculari, mentre l’accomodazione gli consente di mettere a fuoco gli oggetti a qualsiasi distanza.
A due anni raggiunge i dieci decimi di acutezza visiva e le sue strutture oculari funzionano in modo completo.